Roma, 30 novembre 2018 – Con la cerimonia di premiazione e la cena di gala a Palazzo Ruspoli, si è conclusa ieri sera a Roma la IX edizione dell’International Catholic Film Festival Mirabile Dictu, appuntamento noto e sempre più atteso nel panorama internazionale. Doppio riconoscimento per il film Pane dal cielo (Italia): miglior film e miglior regista. Miglior cortometraggio Conversación di Cristian García (Perù); miglior documentario La Madonna Nera di Bernadeta Tókarova (Slovacchia).
Nel suo saluto introduttivo, il cardinale Gianfranco Ravasi ha ricordato il “legame molto stretto” e il ruolo di “mecenate” della presidente del Festival Liana Marabini con il Dicastero vaticano da lui presieduto, il Pontificio Consiglio per la Cultura, che ha accordato l’Alto patronato al Festival fin dalla prima edizione nel 2010.
Riprendendo un dialogo di Kafka, risalente al periodo in cui iniziava a diffondersi l’arte cinematografica, il cardinale ha evidenziato come lo scrittore fosse affascinato dalla possibilità di “intrecciare la parola e l’immagine, cioè due emozioni che sono diverse”. “Io penso – scriveva Kafka – che forse nel futuro quelle che erano le corde delle lire dei poeti diventeranno progressivamente queste lunghe strisce di celluloide che sono i film”. “In realtà noi sappiamo – ha chiosato il cardinale – che su queste strisce di celluloide è passato e passa ancora di tutto, anche il peggio dell’umanità, ma d’altra parte è pur vero che ci sono dei registi che hanno realizzato dei capolavori, basti pensare a Bergman, Bresson, Tarkovskij”.
Rifacendosi al cinema cristologico e più in generale alle pellicole d’ispirazione religiosa, il cardinale Ravasi ha citato un altro passo di Kafka: “Cristo è come un abisso di luce, bisogna chiudere gli occhi per non precipitarvi”, “una definizione – secondo il cardinale – che è anche adatta al cinema, che è una esperienza di luce. Io credo quindi che i temi religiosi possano entrare in queste strisce, non più di celluloide, che cantano il mistero religioso come la grandezza del divino e dell’umano insieme”.
La presidente del Festival, la regista e produttrice Liana Marabini, ha ringraziato i presenti e i numerosi produttori che da ogni parte del mondo candidano ogni anno le loro opere e ha illustrato il progetto di una piattaforma di distribuzione per i film cattolici (“The Netflix of the Catholic films”), presentata nel corso di un Summit in Costa Azzurra lo scorso ottobre, che intende offrire una ulteriore possibilità a produttori e distributori per la diffusione delle loro opere. Tutte le informazioni relative a questo progetto saranno disponibili scrivendo a info@mirabiledictu-icff.com.
Oltre mille le pellicole pervenute quest’anno alla segreteria del Festival. Questi i vincitori decretati dalla Giuria – presieduta dall’attore inglese Rupert Wynne-James e composta dalla principessa Maria Pia Ruspoli, attrice, dal distributore e produttore austriaco professor Norbert Blecha – ai quali è stato consegnato il Pesce d’Argento, ispirato al primo simbolo cristiano.
Miglior cortometraggio: Conversación di Cristian García (Perù).Basato su un’esperienza personale, con la quale milioni di persone possono identificarsi, il cortometraggio racconta l’incontro particolare tra Gesù e un giovane lontano dalla fede, che lo affronta con domande incisive sulla dura ingiustizia della malattia, la solitudine e l’impotenza di fronte al dolore.
Miglior documentario: La Madonna Nera di Bernadeta Tókarova (Slovacchia).
Miglior regista: Giovanni Bedeschi, per il film Pane dal cielo (Italia).
Miglior film: Pane dal cielo di Giovanni Bedeschi (Italia)La storia inizia a Milano, in una fredda notte di Natale. Due senzatetto, Lilli (Donatella Bartoli) e Annibale (Sergio Leone), trovano in un cassonetto della spazzatura un bambino, di cui iniziano a prendersi cura. Il bambino è speciale, unico: non tutti lo riescono a vedere… Da lui verrà un fortissimo messaggio di fratellanza e solidarietà rivolto a tutti gli uomini che lo vorranno ascoltare.
Il Premio speciale della Capax Dei Foundation è andato al documentario Benedetto XVI, l’ora della verità, prodotto dall’agenzia televisiva Rome Reports, a cura dei giornalisti Javier Martínez-Brocal e Antonio Olivié.Nel documentario, che vanta la collaborazione di Tv2000 e della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, oltre al patrocinio della Fondazione Ramón Tallaj Ureña, si ripercorre brevemente la lunga e intensa vita del Papa emerito, analizzando in particolare i motivi della sua rinuncia, con interviste, tra gli altri, a mons. Georg Ratzinger, fratello del Papa emerito, monsignor Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare di Benedetto XVI, il cardinale Christoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, padre Federico Lombardi, già direttore della Sala Stampa della Santa Sede e oggi presidente della Fondazione Ratzinger, padre Stephan Horn, assistente universitario del professor Ratzinger a Ratisbona.
La cerimonia di premiazione è stata presentata, con garbo ed eleganza e come ormai da numerosi anni, dal giornalista Armando Torno.